Non solo film: tutti i talenti di James Franco che lo rendono un artista poliedrico

Celebre principalmente come attore, James Franco è però un artista poliedrico a tutto tondo che durante la sua carriera è stato capace di dedicarsi non solo al palcoscenico e ai lungometraggi, ma è approdato perfino nel mondo dell’insegnamento. Tra pittura, musica e letteratura, la carriera di James Franco è la prova che dietro alcuni attori si possono nascondere talenti inaspettati.


La carriera da attore

Per analizzare però le tante sfaccettature di James Franco non si può non iniziare parlando della sua professione principale, cioè quella di attore. Nato nel 1978 in California, USA, Franco non è un figlio d’arte: solo la madre, autrice di libri, ogni tanto recita più per passione che per professione. Sebbene l’amore per la recitazione emerga già negli anni del liceo, è solo durante l’università che Franco capisce che il suo sogno è quello di diventare un attore, cosa che lo porta a lasciare gli studi per lanciarsi in questa carriera. Comincia ben presto a prendere lezioni di recitazione e in poco più di un anno inizia ad apparire nel grande e piccolo schermo prendendo parte a pubblicità e a film in ruoli sempre più importanti come Costi quel che costi, ambientato al giorno d’oggi ma liberamente ispirato all’opera teatrale edita da Feltrinelli Cyrano de Bergerac, e James Dean-La storia vera, in cui la sua prova attoriale lo porta alla nomination per i Golden Globe, gli Emmy Awards e gli Screen Actor Guild Awards. Dopo questo successo, Franco diventa uno degli attori più ricercati della sua generazione e inizia ad apparire in pellicole molti diverse tra loro, in cui l’artista si cimenta in ruoli sempre più complessi. Lanciandosi nel mondo dei block buster, appare nel 2002 in Spider-Man, ispirato ai fumetti della Marvel Comics pubblicati in Italia da Panini, e negli anni successivi appare in pellicole dei generi più diversi come nella commedia The Ape, il film storico Tristano e Isotta e il biopic drammatico Milk.

Accompagnato da un cast ridotto all’osso nel 2010, Franco dà veramente prova delle sue capacità attoriali in 127 ore, pellicola che racconta la storia vera dell’alpinista Aron Ralston e candidata a ben sei premi Oscar. È però nel 2013 che Franco si fa conoscere definitivamente dal grande pubblico apparendo nel ruolo di protagonista nella pellicola Il grande e potente Oz, cavalcando così l’onda del successo intramontabile del film Il mago di Oz, a sua volta tratto dal libro Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum edito da Mondadori, e prendendo così un posto d’onore tra le opere liberamente ispirate al libro e al film del 1939 come il musical Wicked, libri come Strega – Cronache dal Regno di Oz in rivolta di Gregory Maguire e giochi online come la slot machine Book of Oz di Betway, i cui protagonisti sono proprio Dorothy e i suoi amici nel regno di Oz. Dopo aver preso parte a questa pellicola Franco fa ancora parlare di sé per le sue performance in film come The Disaster Artist, che gli vale una vittoria ai Golden Globes, Spring Breakers e serie come 22.11.63, basata sul romanzo 22/11/63 di Stephen

King.


Un artista poliedrico

Sebbene, a detta dell’attore stesso, vedremo sempre meno film in cui apparirà James Franco, che ora vuole dedicarsi più a se stesso, è però possibile ammirare altre opere d’arte da lui create o a cui ha preso parte. Restando nel mondo del cinema, Franco ha allargato i suoi orizzonti come produttore, regista o sceneggiatore. Ha infatti diretto film come Child of Gold e Future World e scritto le sceneggiature di diversi cortometraggi e di film come Sal e The Broken Tower. Franco è anche appassionato di pittura fin dalle scuole superiori e i suoi lavori non sono passati inosservati agli esperti del settore, tanto che fin dal 2006 le sue opere sono state esposte negli Stati Uniti e a Berlino. Negli anni, Franco si è però dedicato anche alla musica e alla poesia. Collaborando con altri artisti, talvolta sotto il nome d’arte “Daddy”, ha infatti prodotto ben tre album dal 2011 al 2016 che possono essere ancora oggi acquistabili online su IBS. La sua vena letteraria è invece emersa tramite la poesia tanto che una sua raccolta, dal titolo Directing Herbert White, è stata pubblicata nel 2014 dalla casa editrice statunitense Graywolf Press. Ma la penna di Franco non si è fermata qui e l’attore ha anche sfoderato le sue parole migliori scrivendo saggi e articoli come quello in cui analizza, e difende, la performance art di Shia LaBeouf pubblicato sul New York Times.

Grande amante dell’insegnamento e del mondo accademico, Franco ha infine deciso di diventare egli stesso un professore dedicandosi all’insegnamento proprio di quell’arte per cui ha dimostrato di avere un maggior talento: la recitazione. Nel 2014 Franco fonda Studio 4, chiuso poi nel 2017, una scuola di recitazione che offre agli studenti la possibilità di imparare a recitare senza dover investire tempo ed energia in ulteriori studi, esami e compiti come spesso accade invece nell’ambito universitario. Offrendo lezioni anche di sceneggiatura e regia, durante il periodo di apertura la scuola ospita diversi professionisti del settore nel ruolo di insegnanti come Ahna O’Reily, Natalie Gold e Paul Calderon. Franco non ha però disdegnato anche l’ambiente universitario e ancora oggi lavora come professore di cinema in alcune delle più celebri università statunitensi come la New York University e la UCLA.


Chi conosce James Franco semplicemente come attore non può dirsi un verso esperto di questo artista. Franco ha infatti espresso negli anni tutto il suo spirito poliedrico lanciandosi anche nel mondo della musica, della pittura, della poesia e dell’insegnamento. Conosciuto ovviamente soprattutto per i suoi ruoli cinematografici, l’attore ha saputo dimostrare di essere un artista a tutto tondo in grado di stupirci con i suoi tanti talenti.

Pubblicato il: 28 Dicembre 2020

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