Twin Peaks: la nascita di Bob, Laura Palmer e l’episodio capolavoro





Era chiaro fin dall’inizio che il nuovo Twin Peaks si sarebbe via via discostato sempre di più da quel mix di generi che aveva caratterizzato buona parte delle prime due stagioni. In oltre venticinque anni il linguaggio di Lynch si è evoluto verso una direzione sempre più astratta, dove la forma prevale sul contenuto e la narrazione classica assume un aspetto sempre più marginale. Questa serie di fattori ha avuto il suo culmine nell’ottavo episodio di The Return che rappresenta un vero e proprio punto di rottura con tutto quello che fino a quel momento ha caratterizzato la serie. Siamo di fronte ad un qualcosa mai visto sugli schermi televisivi, un qualcosa che trascende (per usare una parola tanta cara a Lynch) il concetto di avanguardia. Una vera e propria prova di sopravvivenza, un’esperienza surrealistica (letteralmente) esplosiva. Insomma, Lynch ha sfornato un capolavoro di 50 minuti che ridisegna l’intera geografia dei canoni della serialità televisiva.

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Pubblicato il: 27 Giugno 2017

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